Jokkoo Collective prende il nome dalla parola wolof che sta per “connessione”. Uniti da radici e prospettive panafricane, i membri di Jokkoo mettono in connesione tra loro comunità globali di artistə panafricanə. I paesaggi sonori di Jokkoo attingono a spiritualità, immaginazione e alla ricerca della libertà. La loro musica è una forma di cura per chi si sente isolato in quella che definiscono la “illusione babilonica” – un mondo caotico in cui il privilegio soffoca la diversità delle voci.

Il loro suono trascende i confini nazionali, creando uno spazio che esiste nelle zone liminali tra i paesi. Il collettivo vede la musica come una rete di connessioni, una mappa di riflessi, fusioni e ibridazioni che attraversano il tempo e lo spazio. Come membri della diaspora, si confrontano costantemente con il concetto di appartenenza, e la musica diventa una forza capace di colmare i vuoti lungo i loro percorsi. È un filo invisibile che crea un senso sacro di “casa” a prescindere dalla distanza.

Jokkoo Collective è nato nel 2017 con l’obiettivo di infondere nella scena club di Barcellona ritmi panafricani sperimentali e sonorità diasporiche. Il progetto Nexus mantiene la mission in evoluzione, sfumando i confini tra dancehall e trap con rumori industriali, metal e ambient oscuro. La loro musica esplora le tensioni tra oscurità e illuminazione, come un grido grezzo di rabbia che si fonde con la memoria ancestrale in un rituale sonoro futuristico.