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Evicshen & The Legend of ABM

Evicshen & The Legend of ABM


Aprile 27, 2024 23:00
04/27/2024
Freakout Club

Evicshen è il moniker della sound artist e inventrice Victoria Shen, di stanza a San Francisco. Se le sue performance dal vivo sono già leggendarie e quasi universalmente riconosciute tra i migliori live act in circolazione, soprattutto in ambito noise, la sua pratica riguarda la spazialità e fisicità del suono e la relazione di questa con il corpo. La sua strumentazione comprende sintetizzatori modulari, dischi in vinile e in resina e strumenti musicali auto-costruiti come le Needle Nails, unghie di acrilico con annesse puntine che le consentono di riprodurre contemporaneamente fino a cinque tracce di un disco.

Il nome Angry Blackmen è ingannevolmente semplice. La rabbia è un’emozione umana naturale e questo nome lo afferma semplicemente in modo gentile e diretto. La triste ironia è che qualsiasi manifestazione di questa naturale emozione è ciò che i suprematisti bianchi usano per spiegare le ragioni per cui i neri non meritano di ricevere umanità. La domanda qui, però, è un’altra: ‘Ascolterai la musica degli ABM come una minaccia o come una gentile spiegazione della verità?’. O forse entrambi e nessuno dei due allo stesso tempo: gli artisti sono ingannevoli in questo senso. L’assurdità di questa situazione è triste e gli Angry Blackmen sono esperti a spiegarlo in termini ingannevolmente semplici.

Apertura porte alle 22:59
Ingresso con tessera AICS 2023/24


Aprile 27, 2024 23:00
Aprile 27, 2024
Freakout Club

Evicshen è il moniker della sound artist e inventrice Victoria Shen, di stanza a San Francisco. Se le sue performance dal vivo sono già leggendarie e quasi universalmente riconosciute tra i migliori live act in circolazione, soprattutto in ambito noise, la sua pratica riguarda la spazialità e fisicità del suono e la relazione di questa con il corpo. La sua strumentazione comprende sintetizzatori modulari, dischi in vinile e in resina e strumenti musicali auto-costruiti come le Needle Nails, unghie di acrilico con annesse puntine che le consentono di riprodurre contemporaneamente fino a cinque tracce di un disco.

Il nome Angry Blackmen è ingannevolmente semplice. La rabbia è un’emozione umana naturale e questo nome lo afferma semplicemente in modo gentile e diretto. La triste ironia è che qualsiasi manifestazione di questa naturale emozione è ciò che i suprematisti bianchi usano per spiegare le ragioni per cui i neri non meritano di ricevere umanità. La domanda qui, però, è un’altra: ‘Ascolterai la musica degli ABM come una minaccia o come una gentile spiegazione della verità?’. O forse entrambi e nessuno dei due allo stesso tempo: gli artisti sono ingannevoli in questo senso. L’assurdità di questa situazione è triste e gli Angry Blackmen sono esperti a spiegarlo in termini ingannevolmente semplici.

Apertura porte alle 22:59
Ingresso con tessera AICS 2023/24


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