Oscillando tra improvvisazione e azioni predeterminate, la performance di Leonardo Melchionda (musiche) e Daniel Cantero (danza) traccia un’immagine in continua evoluzione e sempre a un passo dal definirsi. Sviluppata in tre atti prendendo spunto dalle partiture di ‘Two for T’ e da dicotomie riconducibili al lascito teorico di Pauline Oliveros, la sua drammaturgia indaga la condizione umana in relazione al progresso schizofrenico della tecnologia, alla natura preistorica dell’uomo, e alla dissoluzione romantica della cultura occidentale.

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Oscillating between improvisation and predetermined actions, the performance by Leonardo Melchionda and Daniel Cantero sketches an ever-evolving image, always on the verge of taking shape. Developed in three parts, the dramaturgy explores human tragedy in relation to the schizophrenic progress of technology, the prehistoric nature of mankind, and the romantic dissolution of Western culture.